Testamento pubblico - incapacità del testatoreIl testamento pubblico viene redatto avanti ad un notaio. Anche se non vi sono segni apparenti di incapacità al momento della redazione dell'atto, lo stato di sanità mentale del testatore, comunque, può essere contestato con qualsiasi mezzo di prova. Infatti, l'atto pubblico fa piena prova circa le dichiarazioni e fatti resi al notaio e contenuti nell'atto, ma non fornisce una prova completa sulla sanità mentale del testatore. Se l'incapacità è tipica, permanente ed abituale, questa si presume e, quindi, la prova che il testamento sia stato redatto in un momento di lucido intervallo grava su chi affermi la validità dello stesso; altrimenti, l'onere della prova spetta a chi vuole dimostrare l'incapacità. In questo caso il testamento potrà essere annullato solo qualora venga accertato che il testatore, al momento della redazione dell'atto di ultima volontà, fosse privo in modo assoluto della coscienza dei propri atti o della capacità di autodeterminarsi.