Assicurazione sulla vita: cosa succede se il beneficiario muore prima del contraente?L'assicurazione sulla vita è quella polizza con cui un soggetto (contraente) dispone che, in caso di sua morte, una certa somma di denaro (capitale) venga pagata ad un terzo soggetto (beneficiario). Ma cosa succede se il beneficiario muore prima del contraente? Con una recentissima sentenza, pubblicata il 1° maggio 2021, la Corte di Cassazione ha chiarito che in questi casi trova applicazione l’art. 1412 del Codice Civile in materia di “contratto a favore di terzi” in base al quale, se il contraente non revoca il beneficiario nominandone uno di nuovo, in caso di morte del contraente l’assicurazione dovrà pagare il capitale agli eredi del beneficiario premorto e non agli eredi del contraente.
Facciamo un esempio: Giovanni ha due fratelli, Luca e Marco. Giovanni fa una assicurazione sulla vita inserendo come beneficiario solamente il fratello Luca, il quale però muove alcuni anni dopo in un incidente stradale. Giovanni non si premura di modificare il beneficiario della polizza sottoscritta a suo tempo. Quando muore Giovanni, l’unico suo erede è il fratello Marco il quale, rinvenuta la polizza, chiede alla assicurazione il pagamento del capitale. L’assicurazione, tuttavia, non paga poiché ritiene che i beneficiari siano gli eredi di Luca in quanto Giovanni non ha mai revocato il beneficiario e Luca ha acquisito il diritto quando Giovanni ha firmato la polizza.